Un viaggio ad ANGHIARI era nei nostri sogni e nei nostri programmi da tanto tempo e visitarlo è stata una esperienza indimenticabile. Diverse volte lo abbiamo “sfiorato” sia in camper sia in auto, ma senza mai fermarci per un motivo o per l’altro, pur sapendo dalle guide turistiche e da internet della sua particolare amenità.

L'equipaggio (in auto) è il solito, ma per chi non ci conosce può cliccare qui.
 
Maggio 2009
 
Anghiari è un borgo medievale di una bellezza unica: si erge su un colle a 429 metri sul livello del mare e domina una estesa valle verde dell’alto Tevere; all’interno delle imponenti mura duecentesche e dei bastioni, vivono circa 2000 persone.
 
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Veduta di Anghiari
 
Percorrendo la strada che da Arezzo porta a Sansepolcro, entriamo nel borgo dalla parte alta ed immediatamente restiamo impressionati dallo stradone (Corso Matteotti) chiamato “Ruga” che, originando dal borgo, scende ripidamente fino a valle proseguendo diritto, a perdita d’occhio verso l’orizzonte, fino a giungere a Sansepolcro. Ai lati si estende la grande pianura che fu teatro, nel 1440, della famosa “Battaglia di Anghiari”, dove le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi. Per ricordare questa vittoria, Firenze commissionò a Leonardo da Vinci un affresco in Palazzo Vecchio, un “capolavoro scomparso”, ancora oggi oggetto di ricerche.
 
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Scorcio
 
Parcheggiamo in Piazza Baldaccio, detta del Mercatale (dal 1338 ogni mercoledì vi si svolge il mercato) e dopo una breve sosta all’Ufficio Informazioni ci incamminiamo per le strade del borgo. Nelle piazzette e nelle strette vie si respira un’aria d’altri tempi, le case sono in pietra con piccole finestre, le porte e le imposte di legno sono impreziosite da fiori e piante. Ovunque botteghe artigiane di vasai, tessitori, antiquari e fabbri.
 
Entriamo da Porta Nuova e la magìa dei vicoli, con scorci di una bellezza mozzafiato, ci accompagna nel nostro girovagare. Visitiamo la Chiesa romanica di Sant’Agostino del XIII Sec. costruita su un antico oratorio.
 
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 Chiesa di Sant’Agostino
 
In Piazza Mameli c’è il Palazzo del Marzocco, sede del Museo della battaglia (Pietro e Stefano si fermano al piano terra), dove sono esposte antiche armi ed un grande plastico che rievoca la famosa battaglia. Di fronte, in Palazzo Taglieschi, il Museo Statale è articolato in venti sale che offrono una eccezionale raccolta di dipinti, terrecotte invetriate ed antichi utensili. Passiamo da Via della Misericordia dove si può visitare un Museo che raccoglie carri lettiga, portantine e documenti relativi all’attività della Confraternita.
 
Salendo un ripido vicolo, naturalmente a turno, raggiungiamo l’antica Chiesa della Badia (Sec. XI) primo luogo di culto del borgo. Al suo interno un particolare crocefisso del ‘400 in legno dove il Cristo ha i capelli veri. Percorrendo una lunga scalinata in pietra, arriviamo in Piazza del Popolo. Anche qui rimaniamo abbagliati da tanta bellezza: il Palazzo Pretorio con la facciata ricca di stemmi in pietra e terracotta e le sale interne  mirabilmente affrescate e, nei pressi, il Giardino del Vicario è un angolo delizioso e tranquillo.
 
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Palazzo Pretorio
 
Scendendo per i ripidi vicoli arriviamo a Porta Sant’Angelo, una interessante doppia porta che raccorda due tratti di mura sfalsati.
 
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Porta Sant’Angelo
 
Percorriamo la cinta muraria, semplicemente incantati dallo scenario del paesaggio che si distente di fronte a noi, fino all’antica Via di Ronda che passa sotto la Chiesa di S. Agostino e dove é visibile l’omonimo pozzo del ‘300.
 
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Antica Via di Ronda
 
Tornati in Piazza Baldaccio attraversiamo la “Ruga” dove al di là possiamo ammirare il Teatro dei Ricomposti del XVII Sec. con facciata rinascimentale e la Cappella dei caduti.
 
La bellezza, l’atmosfera ed il fascino di questo antico borgo medievale, non si possono spiegare a parole, bisogna vederlo e viverlo di persona per apprezzare al meglio tutta la sua affascinante magìa.
 
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L’equipaggio sulla cinta muraria
 
Il tempo è passato velocemente ed abbiamo fatto l’ora di pranzo. Il nostro amico Alberto Cervelli, Presidente del Club Amici Camperisti Castellani www.camperisticastellani.it/ di cui siamo soci, ci aveva consigliato di mangiare alla “Locanda al Castello di Sorci” e così facciamo. Arriviamo in pochi minuti e ci troviamo in un ambiente veramente splendido. Il locale, del XIII Sec., anticamente era la “dependance” del castello e mantiene intatte tutte le sue caratteristiche medievali.
 
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Locanda al Castello di Sorci
 
Il pranzo è a menù fisso, al prezzo di 21,00  e cambia ogni giorno della settimana. Ci sistemiamo al nostro tavolo dove troneggia una bottiglia di vino rosso “Fantasma” della casa. Cominciamo con portate di crostini e salumi, a seguire risotto e tagliatelle fatte in casa e poi arrosto misto di anatra, pollo, salsiccia e maiale con patate ed insalata; in chiusura fette di ciambellone con vinsanto liquoroso e caffè. Il tutto era abbondante e buonissimo ed il personale di una gentilezza e affabilità veramente squisite.
 
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Il momento magico per Stefano
 
Per tutti questi motivi il caro amico Cervelli ce l’aveva consigliato, perché lui stesso ed altri amici del Club c’erano stati poco tempo fa, rimanendone effettivamente soddisfatti e trovando corretto, come noi, il rapporto qualità/prezzo.
 
Finito di pranzare raggiungiamo il Castello di Sorci che dista un centinaio di metri dalla locanda. La costruzione risale al XI Sec. e nelle antiche sale oggi si tengono convegni, matrimoni e cerimonie. All’interno c’è una rivendita gestita dal titolare, il signor Primetto, dove acquistiamo alcune bottiglie di vino rosso “Fantasma”, il Vinsanto liquoroso ed un Amaro davvero ottimo. Le etichette delle bottiglie sono vignette di Forattini: splendide.
 
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Ingresso Castello di Sorci
 
Mentre passeggiamo nel bellissimo parco che circonda il castello, ci troviamo inevitabilmente a rievocare la fantastica giornata appena trascorsa in un borgo come Anghiari, che è veramente un gioiello, del pranzo genuino appena gustato ed alla cordialità delle persone del posto con le quali ci siamo soffermati a parlare. Una signora incontrata a Porta Sant’Angelo, nativa di Anghiari, ci ha detto: “dovreste vedere il borgo di notte, è tutto illuminato, sembra una grande nave. Mentre parlava i suoi occhi brillavano di orgoglio e nella sua voce c’era tanto amore per il suo borgo. In quel preciso momento noi abbiamo visto, attraverso lei, una splendida grande nave luminosa navigare nel mare della notte sotto un cielo stellato.
 

INFORMAZIONI UTILI

ANGHIARI, che dista da Prato circa 135 Km, lo abbiamo raggiunto prendendo a Calenzano (FI) l’autostrada A1 direzione Roma con uscita ad Arezzo; da qui seguendo le indicazioni per Sansepolcro e poi percorrendo la SS 73 fino ad incrociare la strada per la nostra meta. Per il ritorno il medesimo itinerario.
Abbiamo parcheggiato l’auto in Piazza Baldaccio, già Piazza del Mercatale, in cui vige il divieto di parcheggio il mercoledì dalle 7 alle 13 per mercato settimanale. Per i camper si segnala il comodo parcheggio sotto le mura in Corso Matteotti (stradone) da dove si può raggiungere il centro storico tramite un apposito ascensore; per le altre possibilità di sosta, si consiglia di consultare l’elenco ad hoc di questo sito dopo essersi registrati.
Per gli amici disabili, costretti su sedia a rotelle, è utile evidenziare che il centro storico è tutto un saliscendi di stradine acciottolate e che soli brevi percorsi si possono fare, se accompagnati, ma con la “forza delle braccia”. Per le stesse persone le sale di Palazzo Marzocco e Palazzo Taglieschi non sono accessibili, eccetto quelle a piano terra.
Il Comune di Anghiari, che conta 5900 abitanti di cui 2000 nel borgo, è insignito della “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano ed inserito nel Club “I Borghi più belli d’Italia”. Su un depliant ricevuto all’Ufficio Turistico, Anghiari è definito “Uno scrigno medievale tra il Tevere e l’Arno” e, per quanto ci riguarda, riteniamo in tutta sincerità che si tratta di una definizione veramente appropriata.
Per informazioni turistiche tel. 0575.74.92.79; internet www.anghiari.it
La Locanda al Castello di Sorci si trova sulla sinistra (provenienti da Arezzo) poco prima di Anghiari ed è comunque segnalata; è indicata la sosta camper, con possibilità di carico dell’acqua, tel. 0575 78.90.66 Fax 0575.78.80.22 http://www.castellodisorci.it/ . Si ritiene di dover segnalare che per accedere alla Locanda c’è una scalinata difficile da farsi con una sedia a rotelle; noi ci siamo riusciti con il gentile aiuto di uno dei titolari e ne è valsa veramente la pena!
SUGGERIMENTO: Avendo più tempo a disposizione, riteniamo che Anghiari può essere abbinato alla visita di altri luoghi interessanti della zona come ad esempio Sansepolcro, Monterchi e Citerna nella vicina Umbria.