Maremma bona con questa frase si parte sotto un temporale, ma il buon camperista non perde occasione e soprattutto non demorde. La nostra breve ma intensa vacanza questa volta sarà alla volta delle maremma seguendo il flusso della via Aurelia e tornare verso la capitale.

Partiamo venerdì nel tardo pomeriggio,abbiamo appuntamento con i nostri amici Dario e Anna Come punto di ritrovo il parcheggio di Santa Severa che abbiamo denominato ‘sede del club’, in quanto e luogo di ritrovo di molti fine settimane, spesso ci ritroviamo per organizzare le uscite e vacanze. Il parcheggio è tranquillo e praticamente in riva al mare, si trova il località Grottini. E' fruibile solo in bassa stagione, in quanto altri periodi c’è il divieto d’accesso per camper.
Dormiamo sotto una leggera pioggia, comunque la temperatura esterna è molto alta tanto che non accendiamo la stufa.
Di buon mattino partiamo verso nord comodamente facciamo la litoranea di Santa Marinella fino a Civitavecchia, da li per evitare il onnipresente traffico intenso prendiamo l’autostrada fino a Sud di Civitavecchia dove molto comodamente prendiamo Aurelia alla volta di Tuscania dove un comodo parcheggio sotto le mura ci permette di visitare il paese. Altre volte abbiamo visitato Tuscania, eppure ogni volta si trova sempre qualche angolo nuovo.
Vi consiglio per una buona visita di contattatare l’ufficio del turismo che si trova in piazzale Trieste, numero telefonico 0761 436371, inoltre un buon itinerarario pu’ essere questo la bella piazza Basile, la fontana sette cannelle fino ad arrivare alla via Clodia con percorso romano la visita della chiesa di san Francesco, Il palazzo spagnoli ed a pochi passi la via degli archi vedrete che la breve camminata merita il paesaggio inoltre a poche centinaia di metri in leggera salita non perdete assolutamente le basiliche di San Pietro e Santa Maria Maggiore. Torniamo verso il camper per il pranzo anche se appagati in cultura ora bisogna soddisfare il palato e lo stomaco.
Per non perdere le poche ore di luce partiamo subito dopo ala volta di Vulci per visitare quello che una volta era il luogo di dazio fra la toscana e lo stato pontificio
La città etrusca di Vulci (in etrusco VelX ) si trova ai confini con la Toscana, circa novanta chilometri nord-ovest di Roma. Essa sorgeva a breve distanza dal mare sulla riva destra del fiume Fiora, su un altopiano di origine vulcanica, in una zona oggi disabitata. Il monumento più suggestivo di tutta l'area è il grandioso ponte dell'Arcobaleno (I sec. a.C.) che scavalca (30 m. di altezza) il Fiora presso il medievale Castello della Badia (XIII sec ). Nel luogo in cui si trovava la città è possibile vedere i resti di una villa del I secolo a.C., un lungo tratto di una strada romana, le fondamenta di un tempio etrusco, i resti di due porte delle mura cittadine. Intorno alla città di Vulci sono state ritrovate quattro necropoli che datano dall'VIII secolo a.C. Le tombe del VI e V secolo a.C. sono in genere a cassone,inoltre Il Castello dell' Abbadia e' ora adibito a Museo. Vi sono esposti reperti provenienti dagli scavi effettuati nella città e nelle necropoli. All' interno troviamo materiale che va dal villanoviano sino alla pittura vascolare greca a figure rosse. Il Ponte dell' Abbadia alto 32 metri venne eretto su fondamenta etrusche per collegare il castello alle due sponde del fiume Fiora Approfittiamo per una rapida visita solo al castello e al museo.

Fuori dalle rotte del turismo di massa,nel cuore della maremma grossetana ,esiste un paese di origine etrusche,
Pitigliano chiamata anche la piccola Gerusalemme.che già in epoca feudale ha ospitato una rilevante Comunità ebraica. Una storia esemplare di tolleranza e integrazione che tutt’ora molti sociologi studiano per capire come poterla applicare oggi. Pitigliano, che ospitò gli ebrei forse fin della fine del quattrocento, divenne per loro un importante centro di rifugio nell’Italia centrale. Negli anni la piccola comunità ebraica occupò la parte sud del paese, l'odierna via Zuccarelli.
Qui sorsero, la Sinagoga, il forno delle azzime, la scuola, le botteghe e altri spazi, spesso ricavati nella rupe tufacea, locali in parte già lavorati dagli scalpellini etruschi. Detti locali, costituirono per alcuni secoli il cuore del quartiere ebraico, fino all'inizio del novecento, quando una lenta ma costante immigrazione degli ebrei pitiglianesi, verso città e centri più grandi.
Grazie alla dedizione dell’amministrazione comunale nella persona dell’assesore Cherubini e dell’unica Pitiglianese ebrea che abita in Pitigliano la signora Elena Servi è stato possibile creare il museo e molto altro.Inoltre non perdete la visita Fortezza Orsini.
Pitigliano è anche famosa per il suo vino d.o.c e rosso di Sovana infatti lungo le strette stradine ci sono molte enoteche con vari assaggi oltre che di vino di formaggi maremmani,inoltre vi segnalo una macellerie nel centro storico famose per le sue bistecche di carne maremmane.
In serata torniamo verso il nostro camper stanchi ma soddisfatti della bellissima giornata.
Il giorno successivo ci spostiamo di pochi km per visitare Sovana ,per fortuna è lunedi’ visto che di parcheggi non abbondiamo. Sovana si raggiunge abbandonando la S.S. 74 sotto Pitigliano, da cui dista 7 km.
Arrivati a Sovana iniziamo la nostra visita dalla Piazza del Pretorio. Questa Piazza accoglie i ruderi della chiesa paleocristiana di San Mamiliano; forse la prima cattedrale costruita nel paese. Poco distante potremo visitare la chiesa di Santa Maria risalente al periodo tardo-romanico. Sopra l'altare noteremo sicuramente un ciborio, che rappresenta l'elemento più antico di tutta la struttura, e per questo si pensa che sia stato prelevato dalla vecchia chiesa di San Mamiliano. Sempre nella stessa piazza avremo la possibilità di ammirare il Palazzo dell'Archivio e il Palazzo Pretorio che oggi ospita il centro di documentazione sulla storia e l'archeologia di Lasciando la piazza e prendendo via di Mezzo ci dirigeremo verso il Duomo che risale all'XI secolo. Anche qua troveremo una reliquia molto probabilmente appartenuta alla chiesa di San Mamiliano "l'urna di San Mamiliano". A pochi km da Sovana è possibile visitare una necropoli etrusca dove c’è la anche la famosa tomba di Ildobrando,purtroppo troviamo chiuso.
Ci dirigiamo verso Saturnia per passare il resto della giornata alle terme ‘ dei poveri’ in quanto sono libere. L’unico neo non si può parcheggiare con il camper nei pressi; bensi’ bisogna lasciarlo al parcheggio (a pagamento) del paese e andarci con il bus. La nottata l’abbiamo passata nel parcheggio di Saturnia.
In mattinata partiamo alla volta di Montemerano. La cinta muraria medievale , in gran parte ricostruita nel ‘400, circonda ancora oggi l’abitato ed è largamente visibile. All’interno di questa cinta che racchiude il borgo, sviluppatosi intorno al nucleo del castello posto sulla vetta della collina, si accede per due porte: una a sud ad arco ribassato ed una a nord ad arco pieno all’interno di una loggia coperta.

LA CHIESA DI S. GIORGIO
La chiesa è addossata alla cinta muraria ed ha una semplice facciata a capanna di carattere romano-gotico. Di origine medioevale, ebbe notevoli aggiunte nel XIV-XV secolo (abside e transetto) e fu riconsacrata nel 1430. Alla sinistra della facciata si trova il basamento di una torre , a destra una cappella con facciata a coronamento orizzontale. L’interno a struttura basilicale ad una navata con transetto, coro ed abside è ricco di opere del Rinascimento senese. Di notevole importanza i cicli di affreschi quattrocenteschi del coro e dell’abside di un seguace di Andrea Niccolò e quelli del transetto e della navata attribuibili a Niccolò stesso Di grande valore la pala d’altare in legno policromo con l’Assunta del Vecchietta (Lorenzo di Pietro), il polittico di Sano di Pietro raffigurante la Madonna con il Bambino tra i Santi (1458), la tavola conosciuta come la Madonna della Gattaiola pochè il parroco la utilizzò come uscio praticandovi un foro per la fuoriuscita del gatto. Sempre del Vecchietta una statua lignea raffigurante San Pietro.

IL CASTELLO
E’ il nucleo più antico, in posizione dominante chiuso da mura in pietra ad andamento circolare. Vi si accede per una doppia porta ad arco che dà accesso alla cittadella dominata dalla torre quadrata assai rimaneggiata. Vero gioiello è la piazza del castello con le sue caratteristiche abitazioni ingentilite da elementi decorativi come finestre architravate con incorniciature forse cinquecentesche.
Oramai siamo alle fine di questo fine settimana prolungato ci dirigiamo con la strada maremmana verso Orbetello, purtroppo non è piu’ possibile parcheggiare sulla laguna, percio’ lascoamo il camper al parcheggio della Coop, dove pranziamo , dopo aver acquistato del pesce fresco alle pescheria del paese e nel tardo pomeriggio partiamo per Roma. Conclusione finali la maremma è ricca di storia e paesi si potrebbe giare per giorni e continuare a visitare posti molto belli come il parco della maremma, l’argentario con i suoi paesi e molto altro, sicuramente lo rifaremo sempre con il camper.