Oggi la nostra curiosità ci ha portato in Val Trebbia alla scoperta di BOBBIO, piccolo borgo medievale in provincia di Piacenza, adagiato ai piedi del Monte Penice (1460 Mt) sulla sponda sinistra del fiume Trebbia.
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Maggio 2009 |
Percorrendo la SS 45, il magnifico paesaggio che ci accompagna è caratterizzato da montagne appenniniche ricoperte da folta vegetazione e dal fiume (lungo 120 Km) le cui acque limpide, di un incredibile colore azzurro, scorrono fra rocce e sassi disegnando tortuose ed ampie anse.
Al nostro arrivo rimaniamo piacevolmente impressionati da quello che ci appare: a destra si erge il borgo di Bobbio ed a sinistra lo storico “Ponte Gobbo”, chiamato anche “Ponte Vecchio” o “Ponte del Diavolo”.
Ponte Gobbo
Scendiamo sulle rive del fiume per ammirare questo bellissimo e particolare ponte: è lungo 280 metri con 11 archi disuguali tra loro. Un’antica leggenda narra che fu il diavolo a costruirlo in una notte, a seguito di un patto fatto con San Colombano che gli promise l’anima del primo passante. Il frate riuscì a gabbarlo facendo passare per primo un cane.
Abbazia di S. Colombano
Dopo aver passato un po’ di tempo sul fiume imbocchiamo via del Ponte Vecchio per raggiungere il centro storico, Piazza S. Fara, ma abbiamo una spiacevole sorpresa: è giorno di mercato. Tutte le piccole piazze sono gremite di bancarelle e di gente.
Loggiato
La storia di Bobbio è indissolubilmente legata al monaco irlandese Colombano, che vi giunse, insieme ai suoi discepoli, nel 614 ricevendo questo territorio in dono dal Re longobardo Agilulfo. La donazione aveva una grande valenza politica poiché Bobbio controllava la “Via del sale” che da Piacenza, attraverso la Val Trebbia, giunge a Genova.
Colombano trova solo una chiesetta diroccata, dedicata a San Pietro, la restaura ed è l’inizio di una comunità conventuale attorno alla quale sorgono le prime case abitate da civili. L’Abbazia di Bobbio, durante l’alto medioevo, acquista rapidamente potere, divenendo una delle principali sedi della cultura religiosa in Italia, con le sue scuole, la biblioteca, lo scriptorium e l’organizzazione economica.
Il borgo è un intreccio di viuzze, piccoli loggiati, vecchie case e palazzetti, cresciuti intorno al complesso abbaziale e mantiene intatte le sue caratteristiche medievali.
Basilica S. Colombano
Entriamo nell’abbazia dove visitiamo la Basilica di S. Colombano, costruita alla fine del 1500 sopra l’antica chiesetta di S. Pietro. Le navate sono mirabilmente affrescate, splendido è il coro ligneo del 1488 e l’organo a canne (sono 1200) del 1547.
Chiostro Basilica S. Colombano
Due rampe di scale conducono alla cripta dove è posto il sarcofago di marmo con le spoglie di San Colombano, un mosaico pavimentale di Mt. 10X10, praticamente integro, della prima metà del Sec. XII ed una bella cancellata in ferro, anche questa dello stesso periodo. Sostiamo nel Chiostro interno, del ‘400, dove è situato il Museo della città e l’orario affisso c’informa che è aperto nel pomeriggio. Al Museo dell’Abbazia, ex scriptorium, si accede da una splendida loggia del ‘500 il cui antistante giardino è attualmente in rifacimento. Nella stessa piazza c’è la Chiesa di S. Lorenzo del Sec. XII; è ancora visibile sul lato sinistro della facciata una parte della primitiva chiesa, mentre sul muro del lato destro sono conservate due lapidi sempre provenienti dall’antica costruzione.
Chiesa S. Lorenzo
Per uscire dalla confusione del mercato ci dirigiamo verso Piazza Duomo dove si erge l’antica Cattedrale dell’Assunta, serrata fra due torri di misure diverse.
Duomo
L’edificio è del Sec. XI e le tre navate interne hanno particolari decorazioni di gusto neogotico-bizantino. Coloratissimi e splendidi affreschi del ‘300 e del ‘700 si possono ammirare sui soffitti e sulle pareti.
Duomo - interno
Uscendo dal Duomo ci accorgiamo che è l’ora di pranzo e lì vicino troviamo il Ristorante Cacciatori, dove gustiamo ottimi salumi e formaggi del luogo ed una gustosa polenta con funghi trifolati. Il pranzo è stato ottimo ed abbondante, ci vuole proprio una bella passeggiata e la facciamo percorrendo, in tutta la sua lunghezza, l’affascinante Ponte Gobbo.
Ponte Gobbo ed il borgo
Arrivati sul lato opposto, la vista del borgo dal ponte è una fantastica cartolina. La giornata è stupenda ed alcune persone sono distese sulle rive del fiume a prendere il sole.
L’equipaggio sul Ponte Gobbo
Calcoliamo che ormai il mercato è finito, ripercorriamo quindi a ritroso il ponte per rientrare nel borgo. Facciamo ancora un giro per le antiche stradine, questa volta deserte e la magìa di Bobbio si mostra a noi in tutta la sua medievale bellezza.
Il territorio circostante il borgo è ricco di sorgenti di acque sulfureo-salse, particolarmente efficaci nella cura di malattie delle vie respiratorie e di varie affezioni della pelle. Nel medioevo queste acque erano sfruttate per ricavarne il sale, mentre oggi sono utilizzate nello stabilimento termale situato a Km. 1,5 dal centro della città, in località San Martino.
Questo affascinante borgo, ricco di storia, arte e cultura ci ha dimostrato ancora una volta che il nostro Paese è un prezioso scrigno nel quale si celano “gioielli” di grande valore ed andare alla loro scoperta è sempre un’avventura appassionante.
Nella Photo gallery del nostro sito www.camperdream.it sono disponibili tutte le foto del viaggio.
INFORMAZIONI UTILI |
Bobbio l’abbiamo raggiunto prendendo a Calenzano (FI) l’A1 direzione Nord con uscita a Piacenza Sud e da qui la SS 45 fino alla nostra meta, parcheggiando l’auto nei pressi di Piazza San Francesco, alle soglie del centro storico. Abbiamo percorso complessivamente 560 Km.
Per i camper si conferma il PS in Piazza 25 Aprile segnalato anche da questo sito www.quellicheilcamper.it ; abbiamo notato un altro PS sotto la SS 45 sulla riva sinistra del fiume Trebbia in mezzo agli alberi ed accanto al Ponte Gobbo. Un camperista ci ha detto che c’è la sola disponibilità dell’acqua (una fontanella) e che era un ex campeggio.
Questo borgo ha ricevuto la “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano e di recente è stato inserito nel Club “I Borghi più belli d’Italia".
Altre informazioni si possono avere cliccando qui: www.comune.bobbio.pc.it
IAT – Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica in Piazza San Francesco, tel. 0523.96.28.15, oppure Centro Culturale Polivalente 3° piano palazzo comunale (dove siamo stati noi) tel. 0523.96.28.04.
Abbiamo pranzato all’Albergo Ristorante dei Cacciatori (tel. 0523.93.62.67) in Contrada Porta Agazza 7, proprio vicino alla stradina che porta al PS sulla riva del fiume sopra evidenziato. Il rapporto qualità/prezzo ci è sembrato corretto.
Val Trebbia è una bellissima valle di cui riteniamo interessante una visita dei posti che la popolano; sulla guida verde del TCI abbiamo letto un apposito itinerario.